Facile dichiarare guerra alla casta urlando dal palco, dalle TV e dai social, salvo poi usufruire di un privilegio della stessa casta contro cui hai protestato pochi istanti prima. Ma ormai i pentastellati ci hanno abituato a tutto, auto blu, marchette, scorte, privilegi e…. tanta casta quanto e più degli altri, altro che cartelli e slogan di facciata “Castavirus”.
“Stop ai privilegi” e “Fermiamo la casta” urlano ancora oggi gli ipocriti penta stellati, salvo poi rivelarsi la casta in persona.
“Siamo contro il sistema” e sono diventati il sistema; “Apriremo il Parlamento come una scatoletta di tonno” e sono diventati il tonno più raffinato; “La nostra scorta è la gente”, dicevano e ora sono vigilati a vista dai ragazzi della scorta; “Aboliremo le auto blu” e ora Vi ci portano a spasso pure parenti e amici.
Sono al governo dal 2018 e continuano a dire che la responsabilità delle porcate e delle mangerie è sempre degli altri… (mio nonno direbbe che hanno la faccia come il C…)
Detto questo, oggi spenderò due parole sul: “Azzereremo le nomine e privilegeremo la meritocrazia”… e ancora “Basta assunzioni d’oro e consulenze nei ministeri”
Bene! Iniziamo con Gigi l’ex bibitaro e dalle spesucce per la sua autorevole, si fa per dire, figura di ministrello:
- Augusto Rubei (Consigliere del Ministro per gli aspetti legati alla comunicazione, relazioni con i media e soggetti istituzionali, STIPENDIO 140.000 all’anno)
- Pietro Dettori (Consigliere del Ministro per la cura delle relazioni con le forze politiche inerenti le attività istituzionali, STIPENDIO 120.000 all’anno)
- Sara Mangieri (Consigliere del Ministro per i rapporti con la stampa, STIPENDIO 90.000 all’anno)
- Cristina Belotti ex dipendente Casaleggio e oggi (Capo segreteria e Segretario particolare del Ministro, STIPENDIO 120.000 euro all’anno)
- Daniele Caporale (Consigliere del Ministro per le comunicazioni digitali, STIPENDIO 80.000 all’anno)
- Roberto Dia (Consigliere del Ministro per l’elaborazione digitale delle immagini e web designing, STIPENDIO 35.000 euro all’anno)
- Alessio Festa (Consigliere del Ministro per le relazioni istituzionali, STIPENDIO 11.580 all’anno) Fonte Money.it
In totale lo staff voluto da Gigi ha un costo pari a 711.580 euro l’anno. Un record questo per il Ministero degli Esteri, visto che i collaboratori personali del suo predecessore Enzo Moavero Milanesi pesavano per 200.000 euro e quelli di Angelino Alfano per 587.000 euro #SAPEVATELO
Nessun ministro degli Esteri ha speso più di Di Maio per il proprio staff alla Farnesina (si è concesso addirittura il fotografo personale per immortalarlo sull’auto blu!).
Erano queste le spese della politica che in campagna elettorale avevano promesso ai cittadini di tagliare: (assunzioni d’oro nei ministeri, nomine degli amici nelle partecipate dallo Stato, auto blu ecc) e invece il Movimento 5 Stelle, o meglio il partito di Di Maio, ha tradito i propri valori, scegliendo di “risparmiare” sulla democrazia, proponendo il taglio del numero dei parlamentari per mantenersi stretta la cara ma tanto contestata (a parole) casta. E’ bene che i cittadini sappiano che il referendum del prossimo 20/21 settembre serve solo ed esclusivamente a nascondere l’oscena ipocrisia di un Movimento trasformatosi in Partito, nato per contrastare la “casta” ma che è diventato poi esso stesso casta di prim’ordine
Dunque, tra le tante ragioni per respingere questa “riforma” che taglia del 36% la rappresentanza democratica, aggiungiamoci anche quella della ipocrisia del partito che la promuove.
CONVINTAMENTE RIBADISCO IL MIO #NO!
Giuseppe Brini -Presidente Comitato Tecnico FPS-
Grande Beppe, come. Sempre chiaro e diretto.
Articolo che colpisce… Io condivido e spero smuova le coscienze di chi non vuol andare a votare. Ci servono tanti “NO” !!
Grazie !
Articolo eccellente: Un Di Maio arancione?