Autonomi e Partite IVA. Evasori oppure spina dorsale dell’Italia?

Diciamoci la verità! Sono stati sufficienti 3 mesi di blocco assoluto delle attività produttive riferibili alle micro imprese (autonomi e partite iva), per fare in modo che le casse dello Stato si svuotassero fino al punto di chiedere al Parlamento 100 miliardi di scostamento di bilancio e 127 miliardi di prestiti all’Unione Europea. Infatti senza nasconderci dietro ad un dito, tutti sappiamo come in Italia almeno il 95% di queste realtà offrono occupazione a quasi dieci milioni di lavoratori, ovvero il patrimonio produttivo nazionale. Eppure nonostante l’evidenza, si continua ad additare queste attività come gli evasori fiscali e mai come l’ossatura economica e produttiva italiana. Lo stato in sostanza campa con le micro imprese, non mette in campo nessuna azione concreta di supporto e agevolazione e quando queste diventano improduttive sempre per colpa dello stato, quest’ultimo chiede prestiti onerosi alla UE senza nemmeno sapere, ma non è così, dove investire quei soldi. A onor del vero però qualche azione sistematica nei confronti delle micro imprese è stata attivata o meglio, riattivata. Si tratta degli accertamenti fiscali e tributari che continuano come se nulla fosse, anzi con maggiore enfasi rispetto a prima, in piena crisi e con migliaia di attività chiuse. Ci sono Partite Iva e autonomi inseguiti come se non ci fosse un domani dall’Agenzia delle Entrate e Riscossioni, che applica sanzioni su sanzioni, interessi su interessi e aggi di riscossione che quadruplicano il valore delle cartelle, il tutto condito dai nuovi processi tributari da affrontare che dureranno anni e che eroderanno quella poca liquidità vitale ancora, forse, presente in azienda. Possibile che il governo non riesce a capire che questo modo di fare andrà a generare nuova disoccupazione e il conseguente aumento del lavoro nero? Possibile che non si riesca a capire che per fare ripartire l’Italia occorre una sanatoria tombale su cartelle, giudizi pendenti nelle commissioni tributarie e la possibilità di aderire ad un eventuale saldo e stralcio?  Per fare ripartire il paese occorre fare ripartire gli autonomi e le partite IVA, lasciandoli liberi di concentrarsi sul proprio lavoro, assumere e produrre ricchezza, altrimenti saremo tra poco tempo nuovamente a fare scostamenti di bilancio e genuflessioni alla corte di sua maestà UE alias troika, fino all’esaurimento e al fallimento del paese.

Giuseppe Brini (PRESIDENTE COMITATO TECNICO F.P.S.)

Sovranità Nazionale svenduta e tentativo di addomesticazione del popolo italiano.

Il Recovery Fund sancisce il commissariamento dell’Italia, che vincolata alla restituzione dei prestiti, non potrà più realizzare nessun programma politico senza il benestare di Bruxelles alias Berlino. Tutto quanto esulerà dalle loro imposizioni sarà neutralizzato a prescindere. Ma attenzione, perché le pulci in casa ce le faranno anche i paesi nordici come l’Olanda che ha preteso la clausola del “freno d’emergenza” ovvero: bocciare le riforme italiane per inchiodare un eventuale governo non confacente con le politiche del consiglio europeo e deferirlo qualora non assecondi o rispetti gli obiettivi indicati, ma forse è meglio dire “imposti” per poter accedere al finanziamento. Purtroppo questo scenario non sarà solamente nel breve periodo, perché per procurare i 390 miliardi di euro a fondo perduto che dovranno essere distribuiti ai beneficiari del Next generation EU, l’Italia dovrà versarne 55 in più nel bilancio comunitario tra il 2028 e il 2057. A breve assisteremo dunque all’abolizione totale del contante, alla tassazione mensile, l’abolizione del sistema pensionistico attuale, l’introduzione di una tassa patrimoniale e l’aumento di quelle sugli immobili…. tutte chicche volute dall’europa ma in antitesi ad ogni qualsivoglia programma elettorale italiano. Dunque, qualsiasi partito o coalizione potrà si fare la voce grossa in campagna elettorale, ma poi una volta eletti, dovrà rientrare nelle fila e genuflettersi ai diktat europei, pena la revoca dei sussidi, il fantasma di governi tecnici, aumento dello spread, declassazione agenzie di rating, ecc. Ciò che personalmente fa rabbrividire, è però il mix di questa drammatica situazione unito all’approvazione di una legge elettorale puramente proporzionale, che rischia di sfornare solo ed esclusivamente governi di nominati, prescindendo sempre più dalla volontà degli elettori. Assisteremo inermi allo svuotamento prima e alla cancellazione poi della democrazia, ma soprattutto al tentativo di addomesticamento dell’elettorato italiano. Noi della Federazione Popolo Sovrano non ci stiamo e continueremo a lottare affinché l’Italia possa riappropriarsi della sovranità monetaria e istituzionale, continueremo a lottare operando una politica nel solo ed esclusivo interesse del cittadino, ad ogni costo e con ogni mezzo a nostra disposizione. NOI SIAMO LA FEDERAZIONE POPOLO SOVRANO E NON SIAMO ADDOMESTICABILI.
Giuseppe Brini Presidente Comitato Tecnico F.P.S

Il Covid-Distanziamento e la Paura di essere toccati

Ciò che fa parte delle cose che conosciamo è qualcosa che in un modo o in un altro abbiamo toccato attraverso le nostre esperienze.

Parlare con un cieco dei colori..o della musica con un sordo … può sembrare qualcosa d’impossibile…

In realtà la nostra esperienza è qualcosa di multidimensionale.. Questo ci dà la possibilità di richiamare immagini, sensazioni, attraverso altri canali, per poter arrivare a intuire il significato anche di qualcosa che ancora non conosciamo…

In questo articolo cercherò di fare proprio questo… far arrivare un argomento che per la maggior parte delle persone non è per nulla preso in considerazione…

Mission Impossible…

Lo Spazio…

Nella maggior parte delle tradizioni o culture si sente parlare della parte intorno al corpo come di un campo energetico, magnetico; un’aura.

Per le persone comuni invece lo spazio intorno al corpo è poco contemplato o al limite può contenere particelle di ossigeno o altri componenti, ma perlopiù è qualcosa di vuoto…

E’uso comune pensare che NOI finiamo dove troviamo la pelle che ci ricopre, come un continuum, formando il nostro involucro protettivo. Niente di più falso! La pelle è la nostra “frontiera” col mondo esterno e di solito siamo abituati a prenderla come punto di riferimento per determinare la distanza tra noi e il mondo (l’altro)… Allora perchè spesso ci sentiamo invasi ancora prima di essere toccati oppure bisognosi di contatto anche se veniamo “toccati” continuamente? Lo spazio in cui ci muoviamo è un prolungamento di quello che noi percepiamo come NOI.

Questo spazio in base a come e a quanto viene percepito determina proprio la forma del nostro corpo e come ci sentiamo.

Quindi, per esempio, se nella mia percezione il mio spazio destro è più grande di quello sinistro, il mio corpo tenderà ad inclinarsi verso destra curvando la colonna e generando così una scogliosi più o meno pronunciata in base a quanta differenza c’è tra i due spazi percepiti.

Percepire significa che i nostri sensi vedono e sentono la realtà in relazione a quello che c’è nella nostra coscienza… Se sono una persona a cui piace il rosso entrando in una stanza ciò che sarà in risalto saranno proprio gli oggetti che avranno questo colore.

Il fulcro di tutto quanto è la nostra attenzione; quanto più questa è fluida e libera di muoversi tanto più la nostra percezione coincide con la realtà. Vi sarà capitato di cercare qualcosa per poi accorgervi che era proprio sotto ai vostri occhi ma non la vedevate.

Per quanto riguarda, quindi, la stanza più la mia attenzione è rigida e più gli altri oggetti saranno fuori dal mio campo visivo e non li vedrò.

Provate, con qualcuno, a guardare questa immagine per qualche secondo; dopodichè copritela e scrivete su un foglio quello che ricordate; confrontatevi poi con il vostro amico/a… Le vostre descrizioni saranno diverse, a volte, anche molto, tanto da sembrare si siano viste due immagini diverse…

Oppure nel gioco del telefono senza fili dove una persona pensa una frase e poi la dice all’orecchio di qualcuno; questo a sua volta va da un altro, e così via… fino a che si arriva a un’ultima persona che rivela la frase… frase di solito completamente diversa da quella di partenza

Tutto questo, per dire che i nostri sensi sono condizionati da quello che pensiamo. I nostri pensieri influenzano e interferiscono col funzionamento dei nostri canali percettivi (udito, vista, tatto, etc) non permettendo la loro pura Ricezione o pura Percezione come un’antenna che viene disturbata.

La possibilità di percepire la REALTA’ così com’è, ESISTE; ritorniamo a parlare dell’Attenzione… l’attenzione concentrata ma rilassata permette di entrare in uno spazio dove il chiacchiericcio dei pensieri si dissolve… in questo stato di SILENZIO Interiore i muri e i preconcetti svaniscono dandoci la possibilità di non alterare le nostre sensazioni; la nostra Percezione.

Perchè ho iniziato parlando dello spazio e sono finita in discorsi sulla percezione i sensi e i pensieri? … perchè sono correlati!

I nostri pensieri e l’abitudine a stare in ambienti chiusi alterano la percezione dello spazio intorno a noi; e invece di percepire l’infinito, ossia una quantità indeterminata di spazio in cui potersi muovere a proprio piacimento, la nostra mente restringe questo campo creando una bolla intorno al nostro corpo, in genere mai simmetrica rispetto alla destra e alla sinistra e molto spesso quasi per nulla ampia sopra alla testa con la sensazione di avere un cappello; la testa si abbassa per guardare verso il basso portando sempre più il corpo in quella direzione… ci si “ingobbisce”.

L’importanza di Sentire che il nostro spazio non termina dove comincia L’Altro è fondamentale per non invadere e non sentirci invasi.

Tutte le distorsioni nella percezione dello spazio disorganizzano la forma del nostro corpo e il modo in cui ci relazioniamo.

Ciò che viene ancora prima della percezione dello spazio è, ovviamente, la percezione del nostro Corpo. Sembra una cosa banale perchè quasi tutti sono lontanissimi dal rendersi conto quanto poco sentono il loro corpo.

Il contatto fisico tra madre e neonato è fondamentale per lo sviluppo del cervello del bambino; questo sviluppo avviene attraverso la modulazione della produzione di serotonina. Un ormone.

Ormai la ricerca scientifica ha assodato che il contatto è ESSENZIALE per il continuo sviluppo del cervello anche dopo la nascita; il nostro cervello per tutta la vita, in relazione a come ci “muoviamo” nel mondo, continua a creare nuove connessioni o a sconnettersi se ci si dimentica di aree del nostro corpo. Essere toccati o toccare il proprio corpo per un neonato e per un adulto è importantissimo per l’individuazione di sè stessi e quindi del concetto dell’ io sono.. ESISTO!

Il modo in cui veniamo toccati ci fa “aprire” o “chiudere”…

se toccata dolcemente una conchiglia semiaperta si apre totalmente; se invece la si vuole aprire con forza, si chiude e tale rimane per molto tempo… è in atteggiamento di difesa. 

Così il “difenderci” dal mondo ci fa contrarre e trattenere il fiato… Questi atteggiamenti diventano nel tempo inconsapevoli e irrigidiscono la nostra struttura a discapito di tutte le funzioni organiche. I tessuti si ispessiscono, si incollano tra di loro non permettendo una buona mobilità; ad es. la contrazione dei muscoli tra le coste porta a una rotazione delle stesse e quindi ci si potrà ritrovare con un torace bloccato in espirazione (spalle chiuse in avanti curva dorsale pronunciata).Ii polmoni saranno più o meno deboli per l’impossibilità di un’adeguata espansione…con più facilità,quindi, a contrarre una polmonite.

Le nostre reazioni al mondo si attivano già a partire dal ventre materno ma determinati lavori col corpo che, attraverso l’ascolto portano ad un incremento della consapevolezza, fanno sì che Tutta la vita abbiamo la possibilità di Cambiarle.

Ecco che arrivo, quindi, al dunque e al motivo fondamentale per cui ho deciso di scrivere questo articolo e dargli questo titolo.

Covid-distanziamento… perchè il motivo per cui si prende distanza dall’altro viene dalla Paura e non dal sentire; la distanza diventa così distacco e il contatto qualcosa di PERICOLOSO. Quando il contatto viene percepito come qualcosa di pericoloso, lo stato di chiusura e contrazione del corpo aumentano. I fondamenti per lo sviluppo della nostra consapevolezza e con essa di una buona salute vengono così a mancare.

Comitato Tecnico

Dott.ssa Fisioterapista Daniela Cirillo

Architettura del Corpo Formazione in Craniosacrale Biodinamico; Integrazione strutturale secondo Ida Rolf

Lo chiamano Bresciatellum e sarà la condanna a morte dell’Italia

Sono filtrate in questi giorni, notizie circa l’arrivo in parlamento della nuova legge elettorale, che se approvata porterebbe alla definitiva estinzione del bipolarismo e certificherebbe nero su bianco la pratica dell’inciucio post voto. I partiti della maggioranza vogliono reintrodurre il così detto sistema elettorale proporzionale e per non agitare le acque nell’opinione pubblica, alle prese con la proroga del Covid_19, hanno bollato il prodotto con l’etichetta di “sistema alla tedesca”, anche se di tedesco non ha proprio nulla se non una ridicola soglia di sbarramento al 5%. Non solo! Ora spunta anche il “diritto di tribuna” ovvero un meccanismo fantasioso e alquanto bizzarro per dare rappresentanza anche ai partiti più piccoli. Il Bresciatellum nella sostanza, consiste nell’elezione di deputati e senatori, attraverso una formula proporzionale, con la conversione dei voti in seggi che verrà fatta a livello nazionale e assegnati ai partiti che ne avranno diritto attraverso la successiva distribuzione a livello di circoscrizioni e di collegi plurinominali. Ovviamente senza voto di preferenza e dunque senza la possibilità per l’elettore di SCEGLIERE il candidato. Si continua dunque con la farsa dei listini bloccati, con candidati scelti dalle segreterie di partito, sulla base del noto sistema clientelare. Se il Bresciatellum verrà approvato, si certificherà il sistema in cui gli accordi si faranno dopo il voto a totale discrezione dei partiti, con maggioranze variegate, instabili e che avranno come unico comune denominatore la poltrona. Se da una parte ci sono i partiti degli accordi di mezza estate, di chi vuole continuare a tirare a campare come un parassita sulle spalle degli italiani e contro l’Italia del voto democratico, dall’altra ci siamo noi della Federazione Popolo Sovrano, che invece vogliamo un’ Italia governabile politicamente ed economicamente, un sistema maggioritario come quello in vigore per l’elezione del Sindaco e del consiglio comunale, basato su collegi uninominali. Il M5S promotore di questa esilarante trovata, non essendo né carne né pesce, vuole togliere di fatto agli italiani la possibilità di scegliere il governo del paese per restituirla a quei partiti che era nato per contrastare … a slogan. Essendo invece un partito pro casta, in caduta libera alle ultime tornate elettorali e nei sondaggi, si appiccica come carta moschicida ad un sistema elettorale che lascia le mani libere per schierarsi una volta da una parte e una volta dall’altra, facendo ciò che gli viene meglio … il capofila della numerosa famiglia di Ghino di Tacco, composta da tutti quei piccoli partiti, da quello di Renzi a quello di Berlusconi, che puntano a un sistema proporzionale per valorizzare l’utilità marginale del loro modesto pacchetto di voti. E il PD cosa fa? Nulla, ormai ha preso l’abitudine a comandare pur perdendo le elezioni e il proporzionale va bene anche a lui. Tutto questo mentre Lega e FDI stanno a guardare e ….. compiacentemente subire.


Giuseppe Brini (Presidente Comitato Tecnico F.P.S)

La previsione diabolica….

Sono le 23.30 di una tiepida serata estiva, sarà anche il gracidio delle rane, il frinito delle cicale oppure solamente l’attorcigliarsi dello stomaco nel pensare a quanto leggo…
Fatto sta che l’Alluminio, questo duttile ad argenteo metallo, che si estrae prevalentemente dalla Bauxite, quindi si trova in natura più o meno ovunque nei vari Continenti, questo elemento così morbido, malleabile, e estremamente resistente tant’è che viene utilizzato non solo per profili e vetrocamere, ma le applicazioni se leggerete bene resterete sorpresi.
Bene, lasciate che vi racconti cosa accadde e come venne lungimirantemente gestita questa faccenda dal mondo Politico. Erano i primi anni novanta, la situazione Economica, nonostante tutto non era così disastrosa, anche se il peso delle scelte sbagliate della fine anni 80 si iniziava a far sentire, erano gli anni delle grandi lotte armate dello Stato contro la Mafia, erano gli anni del grande sogno delle energie rinnovabili. Erano ahimè, anche gli anni di tangentopoli, di mani pulite, del tanto rumore per nulla, del “volemose tutti bene”, e di arresti veri e propri se ne videro talmente pochi da far vergognare chiunque, … gli altri… decorsi termini fu la scusante più utilizzata, poi cavilli processuali, oppure altre machiavelliche soluzioni per non far pagare nulla a chi lo danneggia lo Stato. Erano anni in cui bastavano tre parole, tuttavia, per far aprire un divario che nemmeno la divina divisione delle acque saprebbe rappresentare visivamente, MADE IN ITALY.
Prodotto in Italia significa da sempre eccellenza per idea, tecnologia, raffinatezza, classe, eleganza, tradizione artigianale divenuta industria, identità.
Bene, fra le invenzioni della Prima Repubblica, nacque fra gli altri l’Ente autonomo di gestione per le partecipazioni del Fondo di finanziamento dell’industria meccanica, EFIM, Ente che doveva valutare il business strategico e dare spazio finanziario nonché cercare attorno al mondo anche dei potenziali clienti per poter irrobustire la struttura delle aziende, e dare continuità alle commesse quindi ai fatturati, quindi al gettito Fiscale. Tra gli autori di questa ottima soluzione per le Imprese di tipo Metalmeccanico, ma ce n’erano anche altri enti per altri settori, ricordiamo l’apporto di Aldo Moro, e l’idea senza scadere nel filosofico, era molto sana ed innovativa per l’epoca, poichè si responsabilizzava lo Stato a valutare non solo i settori strategici da finanziare e quindi da spingere, ma lo si metteva nelle condizioni di poter pianificare una strategia di politica economica futuribile e attuabile in più generazioni, Pensate, quello che un comune Stato democratico moderno fa e deve fare, riflettiamo.
Questo settore in Italia ha rappresentato un colosso delle esportazioni con poli Industriali come Marghera, La Sardegna, Teano, eccetera così importante da far divenire l’Italia il secondo produttore di Alluminio per semi lavorati in Europa e il terzo al Mondo, lavoravano in questo settore decine di migliaia di persone, le aziende lavoravano a pieno regime e, si era pronti a valutare una ulteriore espansione perché sempre più commesse venivano dirottate in Italia e non più in Germania. ( A guardarla oggi pare una applicazione della legge del contrappasso, ma è solo una mia personale riflessione non ci fate caso ). Ovviamente questo pilastro Italiano che si erge a faro della produzione ha indispettito qualcuno che si vedeva sottratto il centro di potere, e badiamo qui c’è poco da congetturare… è storia e dobbiamo farcene una ragione!!!
l’Italia, purtroppo, non ha sempre la Dea bendata dalla sua, a volte viene tradita proprio dai propri figli, che per avidità, per debolezza ed ignoranza, si lasciano ammaliare dalle sirene del denaro, come dei moderni marinai in balia delle tormentate acque per raggiunger Itaca, ma naufragando ricchi di bottini personali. Il vice presidente dell’Efim era Mauro Leone, figlio dell’ex Presidente della Repubblica, Direttore di Safim, organo che controllava anche EFIM… ma guarda il controllore che controlla il controllato… ( e da adesso in poi sarà sempre così facciamocene una ragione 2).
Dunque, questo soggetto, coadiuvato dallo scenario politico del momento, senza nominarli tutti perchè ci vorrebbe quasi l’elenco completo dei parlamentari e dei senatori, decisero che l’Alluminio non aveva futuro in Italia e che sarebbe iniziato a pesare sul bilancio dello Stato troppo pesantemente per essere interessante e strategico. con questa storiella, i geni del male, iniziarono a rifiutare per interposta persona ovviamente, le commesse che erano in portafoglio, e gradualmente dismisero impianti su impianti affinché si avverasse la previsione che il settore Alluminio non aveva futuro.
Dai primi anni 2000 l’Italia iniziò sempre più ad acquistare questo inutile metallo da altri Paesi, fino a meravigliarsi di come questo elemento chimico venga impiegato in centinaia di applicazioni.
Lascio a chi legge le dovute considerazioni, l’essere d’accordo o meno non ha importanza oggi, l’unica cosa che conta è che invece di avere una voce che incrementa il PIL, sottrae produzione, reddito e ricchezza ad un Paese ancora guidato da chi non riconoscerebbe una duna di sabbia guardando il Sahara economico che hanno generato.
Cordialmente saluto.  

Unica via d’uscita

Siamo arrivati al momento storico in cui l’Italia, in difficoltà economica ma anche di rappresentanza istituzionale, è costretta a emettere moneta propria, tenendo peraltro presente che l’articolo 128 del Trattato di Lisbona impedisce soltanto la emissione di “banconote” da parte delle banche centrali, lasciando intatto il potere di emettere moneta propria all’interno di ciascun Stato membro. Esattamente come afferma l’articolo 16 dello Statuto della Bce, il quale, esattamente come il citato articolo del trattato di Lisbona, parla solo di banconote e non fa alcun riferimento ai biglietti di Stato. Il diritto dello Stato italiano a emettere moneta di Stato (nella forma che sarà ritenuta più idonea, moneta cartacea, virtuale, elettronica ecc.) è sancito dalla nostra Costituzione che, come più volte affermato, prevale sui tutti i trattati. Infatti l’articolo 117, comma 1, lettera e) afferma che: “lo Stato ha legislazione esclusiva nelle seguenti materie: moneta; tutela del risparmio e mercati finanziari; tutela della concorrenza; sistema valutario; sistema tributario e contabile dello Stato; perequazione delle risorse finanziarie”. Dunque Governo e Parlamento in un momento in cui c’è enorme bisogno di liquidità monetaria, mentre l’Unione Europea fa orecchie da mercante su tutto, hanno il dovere di attuare la predetta, precisissima, disposizione costituzionale, al fine di tutelare la salute degli italiani e la ricostruzione del nostro tessuto sociale e del patrimonio pubblico, dissipati da una becera e irresponsabile politica, perpetrata da ormai troppi anni dai nostri governanti.

Beppe Brini

Presidente Comitato Tecnico

L’assistenzialismo che soffoca l’imprenditoria

Con una partita IVA individuale non esistono possibilità di non pagare l’INPS ed i relativi contributi!

Quindi, aprire Partita Iva significa avere l’obbligo di versare contributi previdenziali:
all’Inps, se sei un artigiano, un commerciante, o un professionista senza cassa di previdenza, oppure alla Cassa professionale di appartenenza, se sei un professionista iscritto ad un albo o ordine professionale.

I contributi fissi dovuti da artigiani e commercianti sono sempre dovuti.

Questo indipendentemente, dal reddito percepito annualmente dall’imprenditore.

In pratica, anche l’imprenditore se in un anno non ha redditi, questi contributi sono comunque dovuti.

L’importo dei contributi fissi è stabilito annualmente dall’Inps e comunicato con apposita circolare.

Indicativamente, gli artigiani sono tenuti versare obbligatoriamente circa €. 3.800 di contributi. Mentre per i commercianti l’importo dei contributi fissi dovuti annualmente è di circa €. 3.850.

In pratica, per fare un esempio pratico, se tu guadagni €. 1.000 annui, dovrai comunque pagare circa €. 3.800 di contributi previdenziali Inps.

Sicuramente non è un bel modo di invogliare l’avvio di nuove attività imprenditoriali .

Facciamo un nuovo esempio .

Un soggetto ha avviato un attività artigianale all’inizio dell’anno. Il suo reddito alla fine dell’anno ammonta ad €. 12.000.

Siccome il reddito percepito è inferiore al reddito “minimo” di €. 15.548 dovrà versare soltanto i 4 contributi fissi trimestrali dovuti dagli artigiani.

Quindi il suo reddito a fine anno sarà di 12.000-3.800=8.200€ ovvero 683€ con tutti i rischi annessi e connessi.
Se invece opta per il reddito di cittadinanza gli sarà riconosciuto dallo Stato in attesa che i navigator gli trovino lavoro un compenso di 780€ al mese.

Ora qua non si tratta di fare un test se si è d’accordo o meno sul RDC , ma chiunque è in grado di capire che viene incentivato di più l’assistenzialismo che l’intraprendenza.
Con l’introduzione del rdc a mio parere è divenuta ancora più necessaria una lotta che porto avanti da sempre .
Abolizione minimali INPS e introduzione free tax zone fino 12.000€ annui , ovvero fino a 1000€ al mese esentasse .

Così incentivi i giovani che potrebbero essere i grandi imprenditori di domani a sviluppare senza timori il proprio talento . Anche da qua bisogna ripartire specie dopo una crisi senza precedenti all’orizzonte.

Un governo allo sbando!

Un governo allo sbando! Un governo incapace di dare liquidità alle aziende e alle famiglie! Un governo che impone la legge degli eurocrati, la legge dell’indebitamento, dove per sopravvivere servono soldi a prestito! Una nazione che non ha sovranità e vive di prestiti è costretta a fallire e noi imprenditori sappiamo bene che i debiti generano altri debiti! Le nostre imprese, le nostre ditte individuali hanno bisogno di poter lavorare e produrre ricchezza. Noi siamo il motore dell’intera nazione, dobbiamo creare il futuro per i nostri figli! Meno tasse generano più benessere per le nostre attività e per le famiglie che lavorano all’interno di queste attività. Più lavoro equivale a maggior potere d’acquisto.
La soluzione è a portata di tutti e non servono task force per generare soluzioni. Quelle le genera il lavoro, quello degli:

  • Imprenditori
  • Partite IVA
  • Dipendenti

Vogliamo un’Italia competitiva, pronta ma soprattutto…. GRANDE!”