Sommersi dalla Burocrazia

Per Burocrazia s’intende l’organizzazione di persone e risorse destinate alla realizzazione di un fine collettivo secondo criteri di razionalità, imparzialità e impersonalità… Questa la definizione di Wikipedia.

Dal francese bureau (“ufficio”) connesso al greco kratos (“potere”)

Rinuncio a continuare la lettura di come nasce già dall’antica Roma a come cambia nell’età moderna… perchè ci vorrebbe un dizionario… e una laurea in legge…

Ma davvero?… Sembra Sanscrito!!!

… l’insieme di apparati e di persone a cui è affidata, a diversi livelli, l’amministrazione di uno stato o anche di enti non statali… Questa la definizione sull’enciclopedia Treccani.

a diversi livelli?… La mia testa continua a rimanere in una densa nebbia… insomma… ehhhhh?

Ok… cerchiamo di capirci qualcosa…

Che cos’è la burocrazia e a cosa serve?… E’ possibile semplificarla a favore di una maggior trasparenza?

Insomma, sembra che la burocrazia sia compilare tutta una serie di scartoffie per ricevere approvazioni o documenti che permettano la nostra vita economico-sociale…
Quindi, si può suddividere la burocrazia su un profilo economico ed uno sociale..
Per quanto riguarda il sociale… Se mi voglio sposare dovrò fare dei documenti che ne attestino la legalità; oppure l’emissione di tutti i documenti identificavi personali quali carta d’identità, passaporto, patente etc…
Esempio dell’aspetto economico… Devo aprire un’attività e in base al lavoro che faccio dovrò magari iscrivermi a un albo, aprire la p.IVA.. vedere se i locali sono a Norma; Se lo voglio comprare, ci saranno altre pratiche da seguire… Insomma..pratiche su pratiche su pratiche!
E’ così che inizi a fare la trottola con il giro degli uffici per chiedere informazioni..su quali documenti servono e come reperirli..
Non fraintendiamoci è giusto che ci siano degli atti (documenti).. che attestano la compravendita di una casa.. l’acquisto di una macchina…
Il punto è quando il rivolgersi ad un ufficio o ad un altro diventa una specie di ping pong in cui nemmeno il funzionario pubblico sa che cosa devi fare o a chi rivolgersi; e, allora, ti tocca iniziare a fare ricerca da solo per ottenere le giuste informazioni… Un processo un pò faticoso, alquanto stancante e soprattutto una gran perdita di tempo e di soldi!

Quale la motivazione di tutto questo?

In Italia gli uffici pubblici di cui si serve lo Stato per i servizi che offre al cittadino e la loro regolamentazione sono tantissimi: Comuni, Regioni, istituzioni scolastiche, INPS, INAIL, le Camere di Commercio (industria, Artigianato e agricoltura) etc…
Questi tutti insieme formano la Pubblica Amministrazione…


La pubblica Amministrazione Italiana è quella che spende di più in Europa; questo da una denuncia fatta dal Mestre CGIA; un’organizzazione sindacale che destina servizi alle imprese e si fa promotrice di battaglie sindacali a sostegno del lavoro autonomo e degli imprenditori.

100,2 miliardi di euro nel 2018 . Un dato in crescita.

Nel periodo compreso tra il 2010 e il 2014 le spese della Pa si erano praticamente fermate con l’introduzione di tagli pesanti per sopperire la crisi economica. Superata la fase più critica per i conti pubblici, tuttavia, la spesa è tornata a salire. Negli ultimi 5 anni la crescita è stata del 9,2%, segnando un +8,5 miliardi di euro 

Parlando di “qualità dei servizi offerti dagli uffici pubblici” nei 19 paesi dell’area-euro, l’Italia è al penultimo gradino, seguita solo dalla Grecia.

 Non è una sorpresa notare come, ai primi posti della classifica, vi siano paesi del Nord Europa noti per la loro efficienza. Finlandia, Paesi Bassi, Lussemburgo seguite dalla Germania. La nostra burocrazia non è solo peggiore di piccole realtà mediterranee come Malta e Cipro, ma di paesi ex sovietici come Lituania, Slovenia, Lettonia e Slovacchia (l’Estonia invece tallona addirittura la Francia). Nazioni che, dopo la caduta del comunismo, hanno dovuto ricostruire un apparato burocratico praticamente da zero.

In Italia andiamo male dal punto di vista della facilità nell’avviare un’attività commerciale e malissimo su permessi edilizi, ottenimento del credito e facilità nel pagare le tasse. Basti pensare che per ottenere un permesso edilizio servono 12 procedure e una media di tempo di attesa di 227.5 giorni; giusto per fare un confronto: in Germania servono 9 procedure e 127 giorni per un permesso edilizio. Per un imprenditore italiano, compilare una reportistica credibile per non finire in problemi peggiori di quelli che si vuole risolvere, consuma una quantità notevole di risorse aziendali che non possono ovviamente essere dedicate ad altre attività più produttive. Gli adempimenti sono così tanti che è impossibile vivere legalmente.  Questo blocca lo sviluppo socio-economico del Paese.

Un altro problema riguarda le assunzioni nel pubblico. Ai vertici, non si accede per merito, ma per nomina politica.  Le lentezze della burocrazia dipendono, in primo luogo, dall’assenza di tecnici…  per fare risparmi di spesa, negli ultimi anni, i concorsi sono stati bloccati e, il mancato rinnovamento del personale provoca, nei dipendenti pubblici, attenzione principalmente per la carriera. Tutto si ferma!… se l’obiettivo è conservare un briciolo di potere in una lunga catena nella quale la procedura è più importante del risultato. Norme assurde, oppressive, contraddittorie e difficilmente applicabili. Abbiamo procedure troppo complicate; in Italia ci sono sin troppe leggi e il punto probabilmente non è scriverne di più e più celermente ma in numero minore e più chiare

La burocrazia dovrebbe essere veloce, efficace ed efficiente! Proprio a questo proposito sembrerebbe, quindi, che ci sia bisogno di una modernizzazione della macchina pubblica del Paese, a partire dalla fine del bicameralismo perfetto, così da rendere il processo di scrittura e approvazione delle leggi più spedito e rispondente alle esigenze di una società che corre.